


ORTE - Enrico Panunzi, vice presidente del Consiglio regionale del Lazio, ha presentato un’interrogazione urgente alla Regione per chiedere quali misure siano previste per risolvere i disagi cronici che colpiscono i pendolari della tratta Roma–Viterbo, in particolare il treno regionale veloce delle 17.27 in partenza da Roma Termini.
Si tratta di uno dei convogli più utilizzati dai lavoratori e dagli studenti della Tuscia, che servono fermate strategiche come Attigliano-Bomarzo, Sipicciano, Grotte Santo Stefano e Montefiascone. Nonostante ciò, il treno continua a viaggiare sulla linea lenta fino a Orte, con tempi di percorrenza significativamente più lunghi, mentre altri convogli diretti verso Firenze e Perugia viaggiano regolarmente sulla direttissima.
“Una scelta incomprensibile che penalizza centinaia di cittadini ogni giorno”, sottolinea Panunzi. “Molti pendolari hanno già rinunciato al treno, ricorrendo all’auto privata con costi maggiori, tempi più lunghi e maggiore impatto ambientale. La Regione deve intervenire: il diritto alla mobilità non può essere negato a chi vive e lavora nella Tuscia”.
L’interrogazione chiede al Presidente della Regione Francesco Rocca e all’assessore alla Mobilità Fabrizio Ghera di chiarire quali interventi siano già programmati o in fase di definizione per garantire un servizio efficiente e rispettoso degli utenti. Per Panunzi, i pendolari della Tuscia non possono essere trattati come cittadini di serie B: “La mobilità deve essere un diritto per tutti, sempre”.